Fino al 1088 Giovanni Coniulo corregge la trascrizione del registro di papa Giovanni VIII (872-882); suddiacono dal 1075, scrive alcune opere letterarie tra cui un racconto della passione di S. Erasmo, pietra miliare tra i testi agiografici del martire e patrono di Gaeta.
La formazione e l’attività
La sua formazione e l’attività presso lo scriptorium di Montecassino favoriscono Giovanni nel seguire l’abate Desiderio quando viene eletto papa (Vittore III, 1086-’87): il Coniulo viene inserito nella cancelleria vaticana. Papa Urbano II (1088-1099) sceglie Giovanni, ormai cardinale diacono, per dirigere la cancelleria: nel corso di quasi un trentennio, il gaetano rivede le modalità di redazione della corrispondenza pontificia e lo stile dei documenti; nel contempo avviene una radicale riforma della scrittura diplomatica e la definitiva reintroduzione del cursus leoninus nei documenti pontifici, cioè quell’insieme di regole che rendono ancora oggi i documenti del Vaticano particolarmente curati ed eleganti.
Nel contesto della lotta per le investiture, papa Pasquale II (1099-1118) a gennaio del 1106 è costretto a rifugiarsi in Gaeta, ospite del vescovo Alberto (1105-1124). Il 22 gennaio il pontefice consacra la basilica cattedrale, ancora in costruzione, dedicandola alla Vergine Assunta e a Sant’Erasmo: era presente anche Giovanni Coniulo.
Morto Pasquale II, viene individuato a succedergli proprio l’arcidiacono gaetano. Ma l’avversione dell’imperatore Enrico V porta il neoeletto a scappare da Roma e raggiungere Gaeta, dove, nel duomo viene consacrato sacerdote (9 marzo 1118) ed incoronato papa il giorno successivo (novecento anni fa’). Prenderà il nome di Gelasio II, ma da pontefice regnerà per poche settimane a causa di quelle lotte che avranno termine nel 1122 con il concordato di Worms. Papa Gelasio si rifugia presso l’abbazia di Cluny dove muore il 29 gennaio 1119.
Di Lino Sorabella