



La Cattedrale di Gaeta, nella consapevolezza del patrimonio storico, sociale e culturale che la vede protagonista e custode, intende promuovere una serie di incontri che offrano spunti di riflessione sulla lunga e affascinante storia del territorio di cui è da sempre partecipe. La Cattedrale è infatti – sin dalla sua edificazione – il fulcro intorno al quale si è evoluto e stratificato non solo il nucleo più antico della Città di Gaeta, con le sue numerose testimonianze artistiche, storiche e religiose, ma è stata anche testimone e spesso protagonista del lungo cammino della Città nel tempo e nella storia.
Perciò, la Cattedrale intende farsi promotrice della valorizzazione e della diffusione della conoscenza di questo grande patrimonio che la storia ci ha lasciato, con la proposta di incontri in cui immagini, parole e musica possano dare spunti e motivi di riflessione e coinvolgimento del tessuto sociale cittadino.
“Cathedralis memoria” è la rassegna che è stata organizzata e che nel corso dell’anno offrirà appuntamenti culturali dedicati a tre principali aree tematiche, quali la fede, la storia e l’arte, che condurranno a ricoprire e ricordare eventi, luoghi e protagonisti della storia di Gaeta.
Un calendario annuale di conversazioni che si terranno nelle varie chiese della Parrocchia. Alcuni temi riguarderanno i luoghi del centro storico: San Francesco (4 ottobre), lo stesso duomo (22 gennaio), San Giovanni a mare (18 marzo), l’Annunziata (1 aprile), San Lucia, San Benedetto, San Michele Arcangelo (15 luglio), San Domenico (8 agosto); altri incontri riguarderanno temi specifici come la Madonna delle Vittorie e il Rosario (16 ottobre), il culto dei morti (6 novembre), l’Avvento (27 novembre), l’Immacolata Concezione (2, 4, 6 dicembre), il presepe (28 dicembre), la Quaresima (4 marzo), la Pasqua (15 aprile), i protettori di Gaeta (25, 27, 29 maggio); altri appuntamenti saranno incentrati su aspetti storici: l’ultimo assedio (12 febbraio), la confraternita del Rosario (6 maggio), la liberazione di Gaeta (20 maggio), il voto di Marcantonio Colonna (17 giugno).
Un’occasione per approfondire la conoscenza del territorio.
Come per altri momenti storici, nove secoli fa Gaeta viene proiettata al centro dell’attenzione politica e religiosa a livello internazionale. Alla metà del sec. XI qui nasce un certo Giovanni Coniulo, futuro papa gaetano, che in giovane età entra nel monastero di Montecassino, trovandosi a contatto con le più importanti personalità culturali del tempo, il cronista Guaiferio, lo storico Amato da Montecassino, il medico Costantino Africano, il futuro abate Oderisio, gli storici Leone Marsicano e Pietro Diacono, il retore Alberico da Montecassino.
Fino al 1088 Giovanni Coniulo corregge la trascrizione del registro di papa Giovanni VIII (872-882); suddiacono dal 1075, scrive alcune opere letterarie tra cui un racconto della passione di S. Erasmo, pietra miliare tra i testi agiografici del martire e patrono di Gaeta.
La formazione e l’attività
La sua formazione e l’attività presso lo scriptorium di Montecassino favoriscono Giovanni nel seguire l’abate Desiderio quando viene eletto papa (Vittore III, 1086-’87): il Coniulo viene inserito nella cancelleria vaticana. Papa Urbano II (1088-1099) sceglie Giovanni, ormai cardinale diacono, per dirigere la cancelleria: nel corso di quasi un trentennio, il gaetano rivede le modalità di redazione della corrispondenza pontificia e lo stile dei documenti; nel contempo avviene una radicale riforma della scrittura diplomatica e la definitiva reintroduzione del cursus leoninus nei documenti pontifici, cioè quell’insieme di regole che rendono ancora oggi i documenti del Vaticano particolarmente curati ed eleganti.
Nel contesto della lotta per le investiture, papa Pasquale II (1099-1118) a gennaio del 1106 è costretto a rifugiarsi in Gaeta, ospite del vescovo Alberto (1105-1124). Il 22 gennaio il pontefice consacra la basilica cattedrale, ancora in costruzione, dedicandola alla Vergine Assunta e a Sant’Erasmo: era presente anche Giovanni Coniulo.
Morto Pasquale II, viene individuato a succedergli proprio l’arcidiacono gaetano. Ma l’avversione dell’imperatore Enrico V porta il neoeletto a scappare da Roma e raggiungere Gaeta, dove, nel duomo viene consacrato sacerdote (9 marzo 1118) ed incoronato papa il giorno successivo (novecento anni fa’). Prenderà il nome di Gelasio II, ma da pontefice regnerà per poche settimane a causa di quelle lotte che avranno termine nel 1122 con il concordato di Worms. Papa Gelasio si rifugia presso l’abbazia di Cluny dove muore il 29 gennaio 1119.
Di Lino Sorabella